Dopo aver chiarito le prime due fasi, analisi e mappatura, che caratterizzano il percorso di accompagnamento delle aziende verso i mercati esteri, Carlo Russo nel suo volume, Internazionalizzazione vincente, illustra la terza decisiva fase, quella più prettamente tecnica, rappresentata dall’individuazione della burocrazia del paese target. Proprio in questo passaggio emergono le conoscenze specifiche dell’esperto di internazionalizzazione che deve avere nel suo bagaglio professionale il complesso delle tecniche del commercio estero. La cosa essenziale è sapere cosa conoscere: successivamente, si approfondiranno gli aspetti più specifici step by step.
Come detto, si tratta della fase più prettamente tecnica che riguarda la macchina burocratica del paese verso cui si intende espandere la propria attività imprenditoriale. Per affrontare questo compito, bisogna padroneggiare, innanzitutto, l’ambito riguardante le leggi (cosa e come si può esportare), quali dichiarazione produrre e in che termini. Poi è necessario conoscere la tassazione vigente, in virtù della quale si può delineare l’effettivo ricavo scongiurando l’eventualità di gravi perdite. Altro aspetto che sicuramente deve essere affrontato sono i vari regolamenti doganali. Se si tratta di dogane europee o extra europee e, ognuna, ha le proprie specifiche procedure. Nel caso di dogane europee ci si muove all’interno degli accordi di Schengen, quindi, si devono affrontare meno complicazioni in termini generali, anche se è sempre richiesta la conoscenza dei diversi capisaldi organizzativi dei vari paesi. Per le dogane extra Unione Europea, invece, è richiesta una conoscenza più approfondita e competenze più specifiche. Infine, elemento che va approfondito è la contrattualistica in modo che entrambe le parti siano tutelate nel modo migliore possibile. Si dovrà dare mandato ad un avvocato competente e preparato per redigere tutti i contratti della fornitura.
Avere un’idea chiara e precisa di come muoversi è indispensabile, sottolinea Carlo Russo, perché approcciare in modo approssimativo e senza la dovuta preparazione anche solo uno di questi passaggi, farebbe sicuramente perderebbe del tempo prezioso, con il rischio di lasciare bloccata in dogana la propria merce. Questo si tradurrebbe in ritardi sulla consegna e conseguente insoddisfazione del cliente e, quindi, a cascata in malesseri, ritardi nei pagamenti, penali e perdite. A questo, si deve aggiungere anche il rischio di vedersi precludere anche la possibilità di altri affari in futuro. Una catena di reazioni dall’esito nefasto generata dall’apparentemente semplice svista di un documento per la dogana compilato in modo errato. Come attesta l’esperienza diretta di Russo, queste situazioni si verificano molto più spesso di quanto si possa immaginare: un semplice numero omesso, una firma messa nel posto sbagliato, una sigla scritta velocemente. Distrazioni minime, ma che portano in seno esiti, talvolta, catastrofici.
Da qui l’importanza, sottolinea Carlo Russo, della figura dell’esperto d’internazionalizzazione, il quale sa come devono essere compilati alcuni documenti, o se non lo sa direttamente, ha il contatto giusto per essere guidato nell’incombenza: così facendo, si riducono al minimo i problemi e si risparmiano tempo denaro e, cosa tutt’altro che secondaria, si risulta affidabili agli occhi del cliente, che sarà contento e soddisfatto, proprio perché tutto si è svolto in maniera rapida e senza intoppi. All’interno della struttura aziendale, ci devono essere sempre professionisti ed esperti che hanno il compito di rimanere sempre e costantemente aggiornati su quelle che sono le leggi del Paese: questo è un altro valore aggiunto che queste figure portano all’interno dei CdA.