Carlo Russo, CEO di Affariesteri.it ed esperto di internazionalizzazione, ha recentemente condiviso una riflessione che merita di essere approfondita:
“Due giorni fa abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Gentilezza. In ambienti professionali, dove il ritmo è spesso frenetico, dobbiamo sempre ricordarci che la gentilezza può fare una differenza enorme. Essere gentili sul luogo di lavoro non significa essere deboli o troppo permissivi. Al contrario, la gentilezza è una forza che permette di creare ambienti positivi. Un team che si sostiene a vicenda con empatia e rispetto è un team che cresce insieme. Ricordiamoci che un gesto gentile può cambiare non solo la giornata di qualcuno, ma anche l’intera cultura aziendale. Facciamo sì che la gentilezza sia una pratica quotidiana, per costruire un ambiente di lavoro migliore per tutti.”
Queste parole risuonano profondamente soprattutto se consideriamo il contesto attuale del mondo del lavoro, dove spesso la pressione, la competizione e il raggiungimento dei risultati rischiano di mettere in ombra valori umani essenziali come la gentilezza e l’empatia.
L’osservazione di Carlo Russo sulla gentilezza come forza e non come debolezza colpisce nel segno. Russo sottolinea come questo approccio possa realmente cambiare la dinamica del team, favorendo un clima di cooperazione. Troppo spesso, l’approccio tradizionale agli ambienti di lavoro ha privilegiato l’idea che solo chi è “duro” e competitivo possa avere successo. Questo atteggiamento può portare, però, a un clima aziendale rigido, carico di tensioni e incapace di valorizzare il potenziale dei dipendenti.
La gentilezza non deve essere confusa con l’essere troppo permissivi o con la mancanza di rigore. Al contrario, è uno strumento di leadership che permette di incoraggiare e supportare gli altri, di costruire relazioni basate sulla fiducia e di sviluppare un senso di comunità all’interno dei team. Essere gentili significa dimostrare attenzione verso gli altri, riconoscere i successi altrui, ascoltare attivamente e offrire sostegno nei momenti di difficoltà. Questi gesti, che possono sembrare piccoli, sono in realtà il collante che tiene unito un gruppo di lavoro.
Un altro aspetto fondamentale della gentilezza è la sua capacità di costruire una cultura del feedback positivo. Quando, come suggerisce Carlo Russo, i leader si pongono con gentilezza, i membri del team sono più propensi a esprimere le loro preoccupazioni, a condividere nuove idee e a sentirsi parte integrante dei processi aziendali. In questo senso, la gentilezza non è solo un valore morale, ma anche una strategia pratica per migliorare la comunicazione interna e l’innovazione.
In un team dove la gentilezza è parte integrante della cultura, i membri si sentono valorizzati e rispettati. Questo tipo di ambiente stimola la collaborazione e aumenta la produttività, perché le persone si sentono libere di esprimere le proprie idee senza timore di essere giudicate o ridicolizzate. Come afferma Carlo Russo, “un team che si sostiene a vicenda con empatia e rispetto è un team che cresce insieme”. Questo tipo di supporto reciproco, secondo Russo, è la base per una crescita sana e sostenibile, sia per i singoli che per l’organizzazione nel suo complesso. La crescita, sia individuale sia collettiva, è possibile solo in un contesto dove il rispetto reciproco e la gentilezza sono alla base delle interazioni quotidiane.
Un ambiente gentile permette anche di affrontare i conflitti in maniera costruttiva. I conflitti sono inevitabili in qualsiasi gruppo di persone che lavora insieme, ma la chiave è come vengono gestiti. In un contesto in cui la gentilezza è la norma, i conflitti possono diventare opportunità di crescita e comprensione reciproca. Le persone sono più disposte a confrontarsi apertamente, a cercare soluzioni comuni e a sviluppare un rispetto più profondo per le diverse prospettive.
Inoltre, l’approccio gentile ha un impatto diretto sulla salute mentale dei dipendenti. Lavorare in un ambiente in cui ci si sente supportati e rispettati riduce significativamente i livelli di stress e burnout. Sentirsi parte di un team solidale può migliorare l’umore, la motivazione e, di conseguenza, la performance lavorativa. La gentilezza è quindi un investimento nel benessere aziendale, con effetti positivi sul lungo periodo.
Carlo Russo ci ricorda che la gentilezza ha il potere di cambiare non solo la giornata di una persona, ma anche l’intera cultura aziendale. Questa è una visione che Carlo Russo ha più volte ribadito, sottolineando il ruolo centrale della gentilezza nel migliorare la qualità della vita lavorativa. Un semplice gesto gentile – come un ringraziamento sincero, un sorriso, una parola di incoraggiamento – può avere un impatto duraturo e inaspettato. Questi piccoli atti possono contribuire a ridurre lo stress, migliorare la comunicazione e promuovere un ambiente di lavoro più sereno e produttivo.
Non dobbiamo dimenticare che i leader hanno un ruolo fondamentale nella creazione di una cultura aziendale basata sulla gentilezza. I leader che mostrano gentilezza nei confronti dei loro collaboratori sono in grado di ispirare il resto del team a fare altrettanto. Questo approccio genera un effetto domino che si riflette su tutte le aree dell’azienda. La gentilezza è contagiosa: vedere un comportamento gentile incoraggia gli altri a imitarlo, creando così un circolo virtuoso che porta benefici a tutti.
Un’altra pratica efficace è incoraggiare attivamente i dipendenti a riconoscere e apprezzare il lavoro dei colleghi. Piccoli momenti dedicati alla celebrazione dei successi, individuali o di gruppo, contribuiscono a creare un ambiente dove tutti si sentono riconosciuti e apprezzati. Questa riconoscenza reciproca può aumentare significativamente il morale del team e rafforzare il senso di appartenenza.
Come conclude Carlo Russo, la gentilezza non è solo un valore, ma un’azione concreta che può trasformare profondamente la cultura aziendale e migliorare il benessere di ogni persona coinvolta. Russo sottolinea che questa pratica quotidiana può effettivamente trasformare l’ambiente di lavoro, contribuendo a una cultura aziendale più positiva e produttiva.
La gentilezza è anche un potente strumento di resilienza. Quando un team affronta sfide difficili, un ambiente di lavoro gentile può fare la differenza tra una crisi che disgrega il gruppo e una crisi che rafforza i legami e la determinazione di ciascuno. La gentilezza fornisce il supporto emotivo necessario per affrontare i momenti di difficoltà con spirito di squadra e determinazione.
Infine, ricordiamo che la gentilezza è una scelta che va rinnovata ogni giorno, non solo in occasioni particolari come la Giornata Mondiale della Gentilezza. Attraverso piccoli gesti costanti e un atteggiamento inclusivo, possiamo davvero costruire un futuro dove i luoghi di lavoro siano spazi in cui ognuno si sente rispettati, motivati e parte di qualcosa di più grande. La gentilezza è un piccolo grande passo verso un cambiamento culturale che può rivoluzionare il modo in cui lavoriamo e viviamo insieme.